il silenzio della vulvodinia

Alessia è fidanzata da due anni e la vulvodinia ha pesantemente condizionato questo rapporto.
"Si può essere rilassati al massimo, si può essere totalmente a proprio agio con il vostro partner, si può volere veramente che le cose accadano e semplicemente non si può" spiega "C'è stato sicuramente un periodo in cui mi sentivo come, beh, non posso avere rapporti sessuali quindi io non sono in realtà una donna”. (Alessia)

Fino a non molto tempo fa la vulvodinia era una patologia quasi sconosciuta e pertanto molto difficile da diagnosticare.

vulvodinia Giulianova

Cos’è la vulvodinia?

Si tratta di una malattia ginecologica caratterizzata da dolore cronico a carico della vulva e dei tessuti che circondano l'accesso alla vagina. Essa ha diversi sintomi tra cui: dolore vulvare, prurito, urgenza di urinare, impossibilità di avere rapporti sessuali inibiti dai forti dolori provati durante questi ultimi, che inficiano la serenità a livello intimo.
Oltre a conseguenze fisiche, la vulvodinia comporta anche conseguenze a livello psicologico, perché compromette il benessere di chi ne soffre e ne influenza la qualità e lo stato di vita.

Nella sessualità si trovano intimamente correlati fattori psicologici e fisici, conflitti e paura verso il sesso che derivano in questo caso da un dolore che impedisce o limita l’accesso dell’altro al proprio interno e blocca la percezione del piacere. Il collegamento  tra trauma e dolore diventa dunque molto evidente su un piano corporeo.

Come possiamo intervenire da un punto di vista psicoterapeutico?

Il trattamento prevede il lavoro psicoterapeutico sul significato del dolore provato, un protocollo sul dolore che prevede l’analisi delle sue componenti, la riappropriazione delle sensazioni corporee attraverso un lavoro di autoriconoscimento delle tensioni mediante l’uso di tecniche di contrazione dei muscoli irrigiditi e l’elaborazione di eventi traumatici attraverso la tecnica EMDR.

Di cosa si tratta?

E’ nata come una tecnica innovativa che sfrutta i movimenti oculari da stimolazione bilaterale alternata in grado di facilitare e accelerare la desensibilizzazione e l’elaborazione di eventi traumatici. Questo metodo si focalizza sul ricordo delle esperienze traumatiche che hanno contribuito a sviluppare la patologia o il disagio manifestato dal paziente. Inoltre permette di trattare il dolore e ridurre sensibilmente l’esperienza nocicettiva.

Cosa prevede?

Il trattamento integrato con l’EMDR prevede una prima fase di preparazione e stabilizzazione mirata alla creazione di risorse e al potenziamento della propria consapevolezza corporea.

Negli esseri umani esiste un’innata capacità di guarire le ferite emotive,vi è infatti un equilibrio neurologico che permette all’elaborazione dell’informazione di andare verso una risoluzione adattiva. In quanto, normalizzare le emozioni connesse al dolore aiuta il paziente ad accettarle e gestirle in modo più efficace.

Oggi Alessia ha recuperato il suo sorriso e la sua sessualità, il percorso che abbiamo fatto insieme le ha permesso di riappropriarsi della sua femminilità e del suo corpo, di poter vivere i suoi rapporti senza sentirsi diversa o difettosa. Attraverso la terapia Emdr è possibile trattare la sofferenza fisica e psicologiaca derivante dalla vulvodinia e trovare un vero percorso di cura.


Bibliografia

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Harlow, B.L., Stewart, E.G. (2003). A population-based assessment of chronic unexplained vulvar pain: have we underestimated the prevalence of vulvodynia?, Journal of the American Medical Women’s Association (1972), 58 (2), pp. 82-88.

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Dott.ssa Letizia Silvestrini
Psicologa Psicoterapeuta a Giulianova

Dott.ssa Letizia Silvestrini Psicologa Psicoterapeuta
Martinsicuro e Giulianova

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Iscritta all’Albo Professionale degli Psicologi della regione Abruzzo n. 1952
Laurea in Psicologia Clinica Specializzata in Psicoterapia cognititiva e cognitivo-comportamentale
P.I. 01917050674

 

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